– Pinocchio, vieni quass? da me, – grida Arlecchino, – vieni a gettarti fra le braccia dei tuoi fratelli di legno!
A questo affettuoso invito, Pinocchio spicca un salto[49 - spiccare un salto – прыгнуть], e di fondo alla platea va nei posti distinti; e di l? schizza sul palcoscenico.
? impossibile figurarsi gli abbracciamenti, i pizzicotti dell’amicizia e le zuccate della vera e sincera fratellanza, che Pinocchio ha ricevuto in mezzo a[50 - in mezzo a – в окружении] tanto arruffio dagli attori e dalle attrici.
Questo spettacolo era commovente, ma il pubblico della platea, vedendo che la commedia non andava pi? avanti, si ? impazientito e ha preso a gridare:
– Vogliamo la commedia, vogliamo la commedia!
Ma i burattini, invece di continuare la recita, hanno raddoppiato il chiasso e le grida.
Allora ? uscito fuori il burattinaio, un omone cos? brutto, che metteva paura soltanto a guardarlo. Aveva una barbaccia nera come uno scarabocchio d’inchiostro, e tanto lunga che gli scendeva dal mento fino a terra. La sua bocca era larga come un forno, i suoi occhi parevano due lanterne di vetro rosso, con il lume acceso di dietro; e con le mani schioccava una grossa frusta, fatta di serpenti e di code di volpe attorcigliate insieme.
All’apparizione inaspettata del burattinaio, sono ammutoliti tutti. Quei poveri burattini, maschi e femmine, tremavano come tante foglie.
– Perchе sei venuto a mettere lo scompiglio nel mio teatro? – ha domandato il burattinaio a Pinocchio.
– La creda, illustrissimo, che la colpa non ? stata mia!..
– Basta cos?! Stasera faremo i nostri conti.
Difatti, ? finita la recita della commedia, il burattinaio ? andato in cucina, dove ha preparato per cena un bel montone, che girava lentamente infilato nello spiede. E perchе gli mancavano le legna per finirlo di cuocere e di rosolare, ha chiamato Arlecchino e Pulcinella e ha detto loro:
– Portatemi quel burattino, che troverete attaccato al chiodo. Mi pare un burattino fatto di un legname molto asciutto, e sono sicuro che, a buttarlo sul fuoco, mi dar? una bellissima fiammata all’arrosto.
Arlecchino e Pulcinella da principio hanno esitato; ma impauriti da un’occhiataccia del loro padrone, hanno obbedito: e dopo poco sono tornati in cucina, portando sulle braccia il povero Pinocchio, il quale strillava:
– Babbo mio, salvatemi! Non voglio morire, no, non voglio morire!..
Упражнения
1. Выберите правильный вариант:
Mastr’Antonio fa il mugnaio.
Mastr’Antonio fa il falegname.
Mastr’Antonio fa il fornaio.
Mastr’Antonio fa il pescatore.
2. Подберите антонимы:
bello – _________________________
grande – _______________________
ricco – _________________________
vivo – _________________________
simpatico – _____________________
forte – _________________________
triste – ________________________
corto – ________________________
3. Выберите нужный предлог:
in – di – a – da – con
Mentre tutto commosso diceva cos?, gli ? parso _______ sentire _______ lontananza una musica _______ pifferi e _______ colpi _______ gran cassa.
E’ tornato _______ casa bagnato come un pulcino e rifinito _______ stanchezza e _______ fame.
Il povero burattino ? rimasto l?, come incantato, _______ gli occhi fissi, _______ la bocca aperta e _______ i gusci _______ uovo _______ mano.
Allora ? uscito fuori il burattinaio, un omone cos? brutto, che metteva paura soltanto _______ guardarlo.
4. Выберите правильный глагол:
Quei suoni venivano di fondo a una lunghissima strada traversa, che _______ a un piccolo paese fabbricato sulla spiaggia del mare.
andava
conduceva
portava
finiva
Ответы:
1. Mastr’Antonio fa il falegname.
3. 1. di, in, di, di, di. 2. a, dalla, dalla. 3. con, con, con, dell’, in. 4. a.
4. conduceva
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Mangiafoco starnutisce e perdona a Pinocchio, il quale poi difende dalla morte il suo amico Arlecchino
Il burattinaio Mangiafoco pareva un uomo spaventoso, specie con la sua barba nera; ma nel fondo poi non era un cattivo uomo. Quando ha visto davanti quel povero Pinocchio, urlando «Non voglio morire, non voglio morire!», ha principiato a commuoversi e a impietosirsi, e ha lasciato andare un sonorissimo starnuto.
A quello starnuto, Arlecchino, che fin allora era stato afflitto e ripiegato come un salcio piangente, si ? fatto tutto allegro in viso e chinatosi verso Pinocchio, gli ha bisbigliato sottovoce: