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Приключения Пиноккио. История деревянной куклы. Уровень 1 / Le avventure di Pinocchio. Storia d’un burattino

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2024
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Entrati nell’osteria, si sono posti tutti e tre a tavola: ma nessuno di loro aveva appetito.

Il povero Gatto non ha potuto mangiare altro che[65 - altro che – только] trentacinque triglie con salsa di pomodoro e quattro porzioni di trippa alla parmigiana: e perchе la trippa non gli pareva condita abbastanza, si ? rifatto tre volte a chiedere il burro e il formaggio grattato!

La Volpe doveva contentarsi di una semplice lepre dolce e un contorno di pollastre e di galletti di primo canto[66 - galletti di primo canto – молодые петушки]. Aveva tanta nausea per il cibo, diceva lei, che non poteva accostarsi nulla alla bocca.

Quello che ha mangiato meno di tutti era Pinocchio. Ha chiesto uno spicchio di noce e un cantuccio di pane, e ha lasciato nel piatto ogni cosa. Il povero figliolo, con il pensiero sempre fisso al Campo dei miracoli.

Dopo la cena la Volpe ha detto all’oste:

– Datemi due buone camere. Prima di ripartire stiacceremo un sonnellino[67 - stiacceremo un sonnellino – вздремнем]. Ricordatevi per? che a mezzanotte vogliamo essere svegliati per continuare il nostro viaggio.

– Sissignori, – ha risposto l’oste, e ha strizzato l’occhio[68 - ha strizzato l’occhio – подмигнул] alla Volpe e al Gatto.

Pinocchio si ? addormentato subito e ha principiato a sognare. E sognando gli pareva di essere in mezzo a un campo, e questo campo era pieno di arboscelli carichi di grappoli, e questi grappoli erano carichi di zecchini d’oro che facevano zin, zin, zin. Ma quando Pinocchio ha allungato la mano per prendere a manciate tutte quelle belle monete e metterle in tasca, si ? trovato svegliato all’improvviso da tre violentissimi colpi dati nella porta di camera.

Era l’oste che veniva a dirgli che la mezzanotte era sonata[69 - la mezzanotte era sonata – пробила полночь].

– E i miei compagni sono pronti? – gli ha domandato il burattino.

– Altro che pronti! Sono partiti due ore fa.

– Perchе tanta fretta?

– Perchе il Gatto ha ricevuto un’imbasciata, che il suo gattino maggiore stava in pericolo di vita.

– E la cena l’hanno pagata?

– Che vi pare? Quelle sono persone troppo educate.

– E dove hanno detto di aspettarmi quei buoni amici?

– Al Campo dei miracoli, domattina, allo spuntare del giorno[70 - allo spuntare del giorno – на восходе солнца/на рассвете].

Pinocchio ha pagato uno zecchino per la cena sua e per quella dei suoi compagni, e dopo ? partito.

Ma si pu? dire che fuori dell’osteria c’era un buio cos? buio che non ci si vedeva da qui a l?[71 - non ci si vedeva da qui a l? – абсолютно ничего не было видно]. Nella campagna all’intorno non si sentiva alitare una foglia. Solamente alcuni uccelli notturni, traversando la strada da una siepe all’altra, venivano a sbattere le ali sul naso di Pinocchio, il quale gridava: – Chi va l?? – e l’eco delle colline circostanti ripeteva in lontananza: – Chi va l?? chi va l?? chi va l??

Intanto, mentre camminava, ha visto sul tronco di un albero un piccolo animaletto.

– Chi sei? – gli ha domandato Pinocchio.

– Sono l’ombra del Grillo-parlante, – ha risposto l’animaletto con una vocina fioca.

– Che vuoi da me? – ha detto il burattino.

– Voglio darti un consiglio. Ritorna indietro e porta i quattro zecchini al tuo povero babbo, che piange e si dispera.

– Domani il mio babbo sar? un gran signore, perchе questi quattro zecchini diventeranno duemila.

– Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Per il solito, o sono matti o imbroglioni! Dai retta a me[72 - Dai retta a me – Прислушайся к моим словам], ritorna indietro.

– E io invece voglio andare avanti.

– L’ora ? tarda!..

– Voglio andare avanti.

– La nottata ? scura…

– Voglio andare avanti.

– La strada ? pericolosa…

– Voglio andare avanti.

– Ricordati che i ragazzi che vogliono fare di capriccio, prima o poi si pentirono.

– Le solite storie. Buona notte, Grillo.

– Buona notte, Pinocchio.

Il Grillo-parlante si ? spento a un tratto e la strada ? rimasta pi? buia di prima.

14

Pinocchio, per non aver dato retta ai buoni consigli del Grillo-parlante, si imbatte negli assassini

– Davvero, – ha detto fra sе il burattino, – come siamo disgraziati noi altri[73 - noi altri – мы] poveri ragazzi! Tutti ci sgridano, tutti ci ammoniscono, tutti: anche i Grilli-parlanti. Ecco qui: perchе io non ho voluto dare retta a quell’uggioso di Grillo, chi lo sa quante disgrazie, secondo lui, mi dovrebbero accadere! Dovrei incontrare anche gli assassini! Meno male che[74 - Meno male che – Хорошо еще, что] agli assassini io non ci credo. Per me gli assassini sono stati inventati dai babbi, per fare paura ai ragazzi che vogliono andare fuori la notte…

Ma Pinocchio non ha potuto finire il suo ragionamento, perchе in quel punto gli ? parso di sentire dietro di sе un leggerissimo fruscio di foglie.

Si ? volto a guardare, e ha visto nel buio due figure nere, tutte imbacuccate in due sacchi da carbone, le quali correvano dietro a lui a salti e in punta di piedi[75 - in punta di piedi – на цыпочках].

– Eccoli davvero! – ha detto dentro di sе: e non sapendo dove nascondere i quattro zecchini, li ha nascosti in bocca sotto la lingua.

Poi si ? provato a scappare. Ma ha sentito agguantarsi per le braccia e ha inteso due voci orribili, che gli hanno detto:

– O la borsa o la vita!

Pinocchio non potendo rispondere con le parole, a motivo delle monete che aveva in bocca, ha fatto mille pantomime, per dare ad intendere a quei due che lui era un povero burattino e che non aveva in tasca nemmeno un centesimo falso.

– Via, via! Meno ciarle e fuori i denari! – hanno gridato i due briganti.

E il burattino ha fatto con il capo e con le mani un segno, come dire: «Non ne ho».

– Metti fuori i denari o sei morto, – ha detto l’assassino pi? alto di statura.

– Morto! – ha ripetuto l’altro.

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