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Lo stradone di ladri. Босяцкие баллады на итальянском
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Lo stradone di ladri
Босяцкие баллады на итальянском
Таёжный Волк
© Таёжный Волк, 2017
ISBN 978-5-4474-8388-3
Создано в интеллектуальной издательской системе Ridero
Brigante marino
Il sole di mattino avanti varca;regna la pace in mezzo al mare…Colà si vede una corsara barcaed in orizzonte fra poco spare…Un pirata solitario piano rema;le coste lasciò indietro il dorso…Non mica sente nessuna tema,benché tiene un casuale corso… ***Per le traverse solo mi muovo,ecco ritorno col vento salente:in rive marine vengo di nuovo,come lo stesso pirata valente.Dalla città io rivenni col treno,tale tempo non ero in natura;a ladroneria non ci posi freno,pure la polizia non mi cattura.Ma qui restare non ha ragione,ben presto come eremita esco:io vivo senza patria e magione,non pianto il binario piratesco.Ne la partenza di mattino sarà,la rotta errante fra poco terrò:me ne sederò in barca corsara,nel mare aperto fuori io verrò.Senza paura in cimenti io sarò,remando verso le parti fosche;al primo porto fermata io farò,dove passerò ad opere losche.Menerò la vita contro le corna,ed i rovesci con onore porterò;forse anche a retro mai torna,però la schiena io non volterò…Ed adesso così faccio la siesta;il tramonto mi colse in sponde:sulla rena posi la stanca testa;le piante carezza fanno le onde…La canzone di rondini si sente:sotto le nuvole insieme girano;oltre va il mio sguardo silente:i lontani scurenti me ne tirano…Таёжный Волк, 2015
In selva a notte
In tarda notte entra la natura,ed una pace in cerchio domina;un fresco emette l′aria satura;il chiaro di luna i boschi lumina…Uno spunta dal bruno cantone,sopra di cui blenano dei lampi:per la selva marcia un paltone:di recente lui evase dai campi.Non pescarono le cagne prave:la galera in passato è restata,ma recarono una botta grave:la sparata sul braccio è stata…Non si vede il sentiero verace,che lo porterà fuori la foresta;tre giorni vaga il ladro tenace,pure la forza di volontà resta.Lui continua la sua via dumosa,tra breve lava la ferita il fonte;poi vi scende la nebbia fumosa,le coltre di cui velano il monte…Verso le caverne ecco ascende,trova per sé un riparo placido;esso ai rami un fuoco accende,in terra giace col viso flaccido.Quasi una giornata non dormì,perfine riposa in foresta folta;ascolta la voce dei neri stormi:loro si librano in celeste volta…Da tempo sparve la luna glacé,ed un freddo severo qui venta;non arde ormai nessuna brace,per intero la fiamma è spenta.Il predone già respira a stento:perse la possa ed assai sangue;adesso nei sonni penetra lento,però la luce di speranza langue.Lui sdraiato sta un gran pezzoe forse per sempre vi resterà;dorme la grossa in tale mezzoe forse domani non si desterà…Таёжный Волк, 2015
In verde radura
Si apre una mattina di maggio,il chiaro solare deste la natura:ecco ci penetra il primo raggio,colma di lume la verde radura.Resta la pace in vicino cerchio,ed un ruscello per ci solo versa;noi siamo sotto il pino vecchio,ed un uccello vola in aria tersa.La levata ci scontra sul terreno;sta con me la ragazza amante:a notte ci trovammo al sereno,sotto la falce di selene calante…Si spense da tempo la fiamma,ed il giorno comincia a rilente:un pastore da lontano chiama,ne spezzando la mane silente.Qui la voce paesana trova l′eco,e sul prato uno stallone si vede:al margine boschivo lui ci recò,però di vista fra poco si perde…Dalla città noi costì evademmo,di corsa vincemmo i gendarmi:una banca noi colà invademmo,la razzia faccemmo con le armi.Cerca la polizia un gran pezzo,pure non scova le nostre orme:ci nasconde un arcano mezzo;sono lontane le urbane torme…La via di paltoni così tenimmo,casa costante non si deve mica;ed ora a caccia fuori venimmo,per la foresta vado con l′amica…Di nuovo siamo contra i venti,come un paio insieme vivente;con onore passiamo gli stenti,non abbiamo paura da niente.Una vita pesante noi ci tiriamo,ma non vale ne tornare in città:una storia di romanzo viviamo,in dove cresce la nostra felicità…Таёжный Волк, 2015
La vita nomade
Fiata la bruma odore grato,piove lento a minute gocce…Un cavallo spunta nel prato,avanza verso le nude rocce…Si muove nel deserto senso,lo mena lesto un viandante…Entra lui in nebbione denso,si perde la siluetta andante… ***Le città sono rimaste dietro,in dove cosai grande girata:io nel paterno paese rientrocon alma del audace pirata…Resto nel mio vivere romito,abito ancora in natura fiera;non ritornai un cane domito,mai sarò in nessuna schiera!Non cercai un caldo cantone,da sola ramingo senza tetto;serbo la mia libertà santone,dentro di me essendo netto.Sui reati metto le mie posse,come una persona di fegato;sto sovrano nelle mie mosse,con lo stato non sono legato.Su di me non esiste padrone,nessuno di favore non prego;sto come un valente ladroneed i grassi del armento frego.Io rubo in rusticane dimore,senza moneta lascio i fanti;da niente non sento timore,mi muovo di slancio avanti…Non volto il sentiero feroce,resto così un paltone brado;a morte trascinerò la croce,restando sul mio alto grado…Forse qui vedrò l′ora fatale,in eterno dormirò al sereno:Конец ознакомительного фрагмента.
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